

Appena fuori Civitella, su una piccola altura, c’è un’ampio piazzale erboso con una chiesetta: è il piazzale di Santa Lucia con l’omonima chiesa. Questa crollò durante il terremoto del 1915, ma fu fedelmente ricostruita sulla pianta originaria a croce greca. Il culto antico di Santa Lucia, che risale agli albori del cristianesimo, l’impianto a croce greca della chiesetta, usato per le prime chiese cristiane, il sito suggestivo dove essa sorge sono indizi che conducono a supporre che questo sia stato sempre, anche in tempi molto remoti, un luogo di culto. Anche il giorno dei festeggiamenti in onore della santa qui a Civitella è un indizio che porta a tale supposizione: esso è stabilito essere, infatti, la seconda domenica di luglio, anche se “da calendario” è il 13 dicembre. L’usanza di avere le feste patronali nei mesi estivi è diffusa in Abruzzo e certamente legata alla transumanza, ma essa attinge da un periodo molto più remoto, specialmente per culti antichi come quello di Santa Lucia: probabilmente dai “raduni estivi” che già esistevano trà le genti del paleolitico. Qui a Civitella inoltre, per la festa di Santa Lucia, si raccolgono molte persone dai paesi limitrofi, anche relativamente distanti: Scanno, San Donato Val Comino, Settefrati…cosa che non accade per le altre feste patronali o religiose del paese (San Nicola e Santa Maria del Carmelo). Santa Lucia è senz’altro legata, inoltre, ad un altro luogo di culto molto antico, che risale al 700 d.C.: la Val Canneto, dove si onora la “Madonna Nera” come colei che detronizzò la antica Dea Mefiti. Ancora oggi il 21 e 22 agosto parte il pellegrinaggio a piedi da Civitella alla Val Canneto.